COME RAGGIUNGERCI
Da Piedicavallo: parcheggiare in località Ravere dopodiché imboccare il sentiero E50 che con una comoda mulattiera vi porterà fino al rifugio, circa 2 ore
Da Gaby (fraz.Zendelebaz): seguire il sentiero 9 via alpina, circa 3.30 ore
Da Niel: seguire l’alta via n°1 fino al colle della vecchia poi scendere in direzione del lago, circa 3 ore
TRAVERSATE: rifugio rivetti: seguire il sentiero E69 (EE) oppure salire al colle della vecchia e proseguire a destra lungo l’alta via n°1 fino al colle della mologna grande per poi scendere fino al rifugio sul versante biellese
Rifugio barma: salire al colle della vecchia e proseguire a sinistra lungo l’alta via n°1
I GESTORI
Siamo Stefano e Francesco, due ragazzi nati e cresciuti in Valle Cervo che da sempre condividono una grande passione per la montagna e l’amore per il nostro territorio. Tramite la gestione di questo rifugio abbiamo il desiderio di riavvicinare le persone alla montagna, soprattutto ragazzi della nostra età che sempre più spesso si allontanano da questo ambiente, innovando e allo stesso tempo mantenendo intatte le tradizioni, la cultura e la storia della nostra Valle.
STORIA E LEGENDE
STORIA E LEGGENDE:
Il rifugio del lago della vecchia venne costruito nella seconda metà del 1800, oltre a questa struttura venne anche costruita la mulattiera che da piedicavallo arriva nella valle del Lys, decorata anche con diverse incisioni lungo il sentiero. Queste opere furono volute dal senatore federico Rosazza, che all’epoca finanziò numerosi progetti in Valle Cervo.
LEGGENDE DEL LAGO:
La prima leggenda nota risale al periodo celtico e racconta di un giovane guerriero innamorato di una bellissima fanciulla. Al momento del matrimonio la sposa attese il guerriero per tutto il giorno e tutta la notte sulla roccia vicina al lago, ma il giovane non arrivò. Quando le dissero che il promesso sposo era stato trovato ucciso in un bosco, la giovane volle dargli sepoltura in fondo al lago e là rimase per tutta la vita a custodire il suo amore, in compagnia di un orso. Diventata vecchia, fu considerata una maga cui rivolgersi per i vari medicamenti e quando morì fu sepolta anch’essa in fondo al lago in modo che i due spiriti innamorati potessero incontrarsi e fondersi.
La seconda leggenda riguarda il tempo della dominazione romana. Racconta la morte di un re e la ricerca da parte della sposa di un luogo adatto al riposo del suo signore nella solitudine delle Alpi Biellesi. La vedova scelse appunto questo lago e calò la cassa nelle acque rimanendo poi a vegliare l’amato, vivendo in una grotta e nutrendosi di erbe, frutti selvatici e latte di una capretta. Considerata una maga dalla gente del luogo, guarì un fanciullo gravemente malato con i filtri di erbe alpine. La gente iniziò a idolatrarla e alla sua morte la calò in fondo al lago, accanto allo sposo tanto amato.
La terza leggenda risale al Seicento ed è ambientata a Rosazza. Il promesso sposo di una bellissima ragazza dovette partire all’improvviso per la guerra. La giovane lo attese per molti anni, fino a quando arrivò in paese un giovane di Torino, ricco e affascinante, che iniziò a farle la corte. Sulle prime lei resistette, poi cedette e si fidanzò con il giovane torinese. Il giorno delle nozze in chiesa comparve il fidanzato tradito con addosso un mantello nero che interruppe il matrimonio. La ragazza scappò dalla chiesa e cominciò a vagare per le montagne, in preda al senso di colpa. La trovarono morta presso le sponde del lago, dove la sua anima continua a vagare intonando il lugubre lamento che rimprovera le infedeltà d’amore.
INFO
La nostra cucina:
Il nostro progetto culinario comprende il voler rispettare e portare avanti la tradizione, offrendo piatti con ingredienti che prima di tutto vengano dalle nostre zone. La ricerca della materia prima è di fondamentale importanza, costituisce l’identità di una ricetta ed è per questo che ci appoggiamo ad aziende agricole locali per l’acquisto di carne, formaggi, salumi, farine, uova ed altro ancora. Come accostamento a piatti ideati con così importanti ingredienti, a livello di qualità e genuinità, vogliamo proporre vini e birre di altrettanta qualità, sempre prodotti nel nostro territorio.
La nostra struttura:
Il rifugio è costituito da un piano terra formato da: cucina, sala bar, sala da pranzo e bagno.Mentre al primo piano troviamo le stanze, un camerone da 8 posti letto, due camere da 4 posti letto e una da 2 posti letto. A completare la struttura troviamo un bivacco invernale da 8 posti letto
CONTATTI
Telefono Fisso: 0158853232
E-Mail: rifugiodellavecchia@gmail.com
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